Blitz del Nas in uno stabilimento ittico di Mazara del Vallo.
I crostacei, una tonnellata, destinati alla Sicilia e alle regioni del Nord.
Erano pronti per finire sulle tavole a Capodanno, con il rischio di serie consegeuenze per la salute di chi li avrebbe consumati. Gamberoni decongelati, ma commercializzati come freschi: i carabinieri del Nas di Palermo ne hanno sequestrata una tonnellata, scoperta durante un'ispezione igienico-sanitaria in uno stabilimento ittico di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.
I crostacei erano destinati alla vendita in Sicilia ma anche nelle regioni del Nord, già sistemati in apposite cassette in maniera tale da farli apparire come prodotti freschi. Il legale rappresentante della società è stato denunciato per tentata frode in commercio.
Lo stratagemma, adottato dalla ditta mazarese, è stato quello di etichettare il prodotto come "fresco" giustificandolo con relativa documentazione commerciale nella quale non veniva indicato l'originario stato fisico del prodotto congelato che, in tal modo, avrebbe indotto in errore anche i dettaglianti destinatari del prodotto.
L'intero quantitativo di gamberoni, una tonnellata circa, è stato sottoposto a sequestro penale.
leggi anche: Prodotti da forno sequestrati dai Nas in tutta Italia
altri articoli sui sequestri: leggi qui
I crostacei, una tonnellata, destinati alla Sicilia e alle regioni del Nord.
Erano pronti per finire sulle tavole a Capodanno, con il rischio di serie consegeuenze per la salute di chi li avrebbe consumati. Gamberoni decongelati, ma commercializzati come freschi: i carabinieri del Nas di Palermo ne hanno sequestrata una tonnellata, scoperta durante un'ispezione igienico-sanitaria in uno stabilimento ittico di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.
I crostacei erano destinati alla vendita in Sicilia ma anche nelle regioni del Nord, già sistemati in apposite cassette in maniera tale da farli apparire come prodotti freschi. Il legale rappresentante della società è stato denunciato per tentata frode in commercio.
Lo stratagemma, adottato dalla ditta mazarese, è stato quello di etichettare il prodotto come "fresco" giustificandolo con relativa documentazione commerciale nella quale non veniva indicato l'originario stato fisico del prodotto congelato che, in tal modo, avrebbe indotto in errore anche i dettaglianti destinatari del prodotto.
L'intero quantitativo di gamberoni, una tonnellata circa, è stato sottoposto a sequestro penale.
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